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Covid, Iacucci: «I dati della Provincia di Cosenza sono allarmanti»

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COSENZA - «I dati relativi all’epidemia in provincia di Cosenza sono allarmanti. C’è grande preoccupazione e come sindaci abbiamo messo in atto tutte le misure necessarie per contenere e contrastare il diffondersi del virus ma da soli possiamo fare poco anche perché non abbiamo gli strumenti e il potere decisionale per intervenire».

È quanto pronuncia Franco Iacucci, Presidente Provincia Cosenza, proseguendo: «Dalla Regione e dall’Ufficio del commissario continuano ad arrivare notizie poco chiare e dall’Unità di crisi regionale, alla quale nessun rappresentante locale è stato invitato, alla fine poco è stato deciso».

«Infatti, il presidio ospedaliero di Rogliano per il nord della Calabria era già stato deciso a novembre del 2020 con un’ordinanza del presidente Spirlì. Ordinanza che, a quanto pare, è rimasta carta straccia. Tutto fermo anche per quanto riguarda le assunzioni e nel frattempo l’ospedale Annunziata di Cosenza è al collasso».

«In queste ore – continua - un gruppo di cittadini dopo essere salito sul tetto della direzione generale dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza ha occupato la sede dell’Azienda Sanitaria provinciale. Contro l’immobilismo il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto ha invitato i primi cittadini della provincia di Cosenza alla mobilitazione per sabato 17 aprile».

«I calabresi sono stanchi e, ogni giorno, noi sindaci riceviamo tante telefonate di cittadini che non sanno a chi rivolgersi per avere notizie sui propri cari in ospedale. Non ci sono solo i malati Covid, ma all’interno degli ospedali ci sono anche tanti altri pazienti ricoverati per svariate patologie».

«Così come centinaia di calabresi sono in attesa di effettuare esami clinici, visite di controllo, screening, malati che avrebbero bisogno di un intervento chirurgico hanno perso le speranze. La Sanità bloccata dal virus rischia, passata l’emergenza Covid, di fare ancora più danni della pandemia».

«La riunione urgente – conclude - convocata lunedì scorso con le istituzioni sanitarie non ha prodotto i risultati sperati ma ha aumentato le nostre preoccupazioni. Dobbiamo pretendere risposte e decisioni immediate. Al di là dei colori politici sono certo che i sindaci uniti possano far sentire la propria voce. Ogni forma di protesta in questa direzione merita di essere supportata e condivisa».

Antonio Giorgio Lepera
Autore: Antonio Giorgio Lepera

Classe '95, determinato, ambizioso e buona forchetta, è sin da giovane appassionato di videogiochi, sport , musica e del mondo orientale. Abbraccia la chitarra in giovane età, per poi provare la carriera da musicista trasferendosi a Londra. Dopo l'esperienza di due anni in terra inglese, decide di ritornare in Italia per abbandonare definitivamente il suo sogno più grande. Conclude gli studi universitari laureandosi in Interpretariato e Comunicazione a Milano, in lingue Cinese e Inglese. Studia al momento per diventare un giornalista professionista in ambito sportivo o radiofonico.