4 anni fa:Trebisacce, presentata proposta di legge per l’istituzione dell’Asl nell’area Sibaritide-Pollino
4 anni fa: Stasi su caso Hub Vaccinale Parabrillia chiede una riorganizzazione delle prenotazioni
4 anni fa:Ripartono gli eventi al Castello Svevo: ecco tutta la programmazione
4 anni fa:Greco (Idm): «Lo stato dimentica i comuni del Sud. Serve un nuovo patto»
4 anni fa:Premio Nazionale delle Arti: il Conservatorio di Cosenza organizza le prove per la sezione percussioni
4 anni fa:Incendio a Trebisacce, è andata totalmente distrutta un'abitazione
4 anni fa:Rota Greca, smaltimento illecito rifiuti da demolizione: due persone denunciate
4 anni fa:Castrovillari, all’Ipsia “Leonardo da Vinci” presentate innovazioni in campo odontotecnico
4 anni fa:Malato di tubercolosi da 5 giorni isolato nel Pronto soccorso del "Giannettasio". In Calabria non c'è un posto
4 anni fa:Covid, nella Sibaritide-Pollino 9 nuovi casi in 48 ore

Vaccinazione ai maturandi di Cariati, i giovani disabili protestano: «Noi non siamo di serie B»

1 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO – Ormai tutte le testate locali, e non solo, ne hanno abbondantemente parlato: il caso dei maturandi dell’Istituto di istruzione superiore di Cariati ai quali è stato somministrato il vaccino Pfizer in occasione del Vax Day fatto in Calabria il 24 e 25 aprile scorsi ha destato sicuramente scalpore.

Perfino il commissario straordinario dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza Vincenzo La Regina ha affermato in merito che «gli uffici della direzione sanitaria dell’Asp stanno lavorando per capire cosa sia realmente accaduto a Cariati».

Sicuramente i ragazzi coinvolti non meritano la gogna mediatica alla quale sono stati esposti, ma resta comunque un fatto grave che suscita sdegno, soprattutto perché tanti, tantissimi sono ancora i soggetti fragili e gli anziani che attendono la loro dose di vaccino.

È il caso di due giovani uomini, invalidi al 100% in cura presso i Servizi di salute mentale di Cariati. Entrambi invalidi, entrambi soggetto fragili, entrambi ancora in attesa.

Eugenio ci racconta di aver inserito la sua richiesta nel portale regionale di Poste Italiane. La sua prima dose di vaccino è prevista per luglio. «Fa rabbia sapere che mentre noi malati aspettiamo altri, giovani e in salute, possono vaccinarsi» afferma.

Angelo, invece, non sa neppure quando potrà ricevere la propria dose di farmaco: «Mi sento come un ragazzo di serie B. Questa è una vera ingiustizia».

Più persone si vaccinano, meglio è per tutti. Questo è fuor di dubbio. Ma dare priorità ai fragili dovrebbe essere un dovere morale e civile. Sicuramente i maturandi non hanno colpe, ma qualcun altro che ha compiuto questa scelta ne ha e ne dovrà rispondere. Magari è stato fatto in buona fede, ma sottrarre una sessantina di dosi Pfizer in questo momento così delicato, non è stata sicuramente una scelta ponderata.

Giusi Grilletta
Autore: Giusi Grilletta

Da sempre impegnata in attività per il prossimo, è curiosa, gentile e sensibile. Laureata in Scienze Umanistiche per la Comunicazione, consegue la magistrale in Teoria e Metodi per la Comunicazione presso l’Università degli Studi di Milano. Continua oggi i suoi studi in Pedagogia per ampliare le sue conoscenze. Ha lavorato presso agenzie di comunicazione (Lenin Montesanto Comunicazione e Lobbing) e editori calabresi (Falco Editore). Si è occupata di elaborare comunicati stampa, gestire pagine social, raccogliere e selezionare articoli per rassegne, correggere bozze e valutare testi inediti. Collabora come specialista SEO e comunicazione presso sviluppatori di siti internet. Appassionata di scrittura, partecipa a corsi creativi presso il Giffoni Film Festival e coltiva la sua passione scrivendo ancora oggi racconti (editi Ilfilorosso) che trasforma in audio-racconti pubblicati sul suo canale YouTube. Ama la letteratura, l’arte, il teatro e la cucina.