4 anni fa:Ripartono gli eventi al Castello Svevo: ecco tutta la programmazione
4 anni fa:Incendio a Trebisacce, è andata totalmente distrutta un'abitazione
4 anni fa:Premio Nazionale delle Arti: il Conservatorio di Cosenza organizza le prove per la sezione percussioni
4 anni fa:Castrovillari, all’Ipsia “Leonardo da Vinci” presentate innovazioni in campo odontotecnico
4 anni fa:Greco (Idm): «Lo stato dimentica i comuni del Sud. Serve un nuovo patto»
4 anni fa:Trebisacce, presentata proposta di legge per l’istituzione dell’Asl nell’area Sibaritide-Pollino
4 anni fa:Rota Greca, smaltimento illecito rifiuti da demolizione: due persone denunciate
4 anni fa:Covid, nella Sibaritide-Pollino 9 nuovi casi in 48 ore
4 anni fa:Malato di tubercolosi da 5 giorni isolato nel Pronto soccorso del "Giannettasio". In Calabria non c'è un posto
4 anni fa: Stasi su caso Hub Vaccinale Parabrillia chiede una riorganizzazione delle prenotazioni

Dal 21 giugno basta coprifuoco. Intanto 6 regioni vanno in zona bianca: ecco quali

2 minuti di lettura

ROMA - Presto il coprifuoco spostato alle 23, dal 7 giugno alle 24 e infine l'abolizione totale della misura a partire dal 21 giugno. E' questa, da quanto si apprende da fonti di governo, la proposta che Mario Draghi avrebbe messo sul tavolo della cabina di regia. Il premier avrebbe precisato che il programma sarà attuato sempre se i dati sul Covid permetteranno l'ammorbidimento graduale della restrizione. 

Sei Regioni verso la zona bianca da giugno - Dal primo giugno Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna dovrebbero entrare in zona bianca e, se il trend di contagi non cambierà, dal 7 giugno le seguiranno anche Abruzzo, Veneto e Liguria. E' quanto viene stabilito nella road map esaminata dalla cabina di regia, a cui hanno partecipato anche il Cts e il premier Mario Draghi. Con il colore bianco le uniche precauzioni che valgono sono indossare le mascherine e tenere il distanziamento. Dal primo giugno i ristoranti e i bar potranno aprire a pranzo e a cena anche al chiuso. E' l'orientamento emerso, a quanto si apprende da più fonti di governo, dalla cabina di regia sul Covid a Palazzo Chigi. Torna anche il caffè al banco del bar.

Gli esercizi commerciali in mercati e centri commerciali, gallerie e parchi commerciali nelle giornate festive e prefestive riapriranno dal 22 maggio, nel primo weekend successivo al decreto legge Covid. Riavvio dei matrimoni a partire dal 15 giugno con "green pass". Gli invitati, cioè, dovranno esibire un tampone con esito negativo effettuato nelle 48 ore precedenti, il certificato di avvenuta guarigione o di vaccinazione. Sarà il Cts a dare indicazione sul numero massimo di partecipanti ai matrimoni, modulando le indicazioni a seconda che le feste si svolgano al chiuso o all'aperto. Durante la riunione decisa anche la riapertura anticipata delle palestre. Non più il primo giugno, ma il 24 maggio. Centri termali e piscine al chiuso potranno riaprire dall'1 luglio.

La presenza di pubblico, a quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi al termine della cabina di regia, è autorizzata per tutti gli eventi e competizioni sportive dall'1 giugno all'aperto e dall'1 luglio al chiuso nei limiti già fissati (capienza non superiore al 25% di quella massima e comunque non superiore a mille persone all'aperto e 500 al chiuso), e non più limitatamente alle competizioni di interesse nazionale. Ancora nessuna data di apertura per le discoteche, che restano quindi chiuse mentre la road map decisa nella cabina di regia prevede la riapertura dal primo luglio delle attività di sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò.

Riapertura delle attività di centri culturali, centri sociali e centri ricreativi a partire dal primo luglio. Anticipata la riapertura al 15 giugno per i parchi tematici e di divertimenti. Gli impianti di risalita in montagna riapriranno dal 22 maggio, alle condizioni indicate dalle linee guida.

Cambiano i parametri delle zone rosse, arancioni e gialle: la guida non sarà più l'Rt ma l'incidenza e un altro forte fattore è il tasso di ospedalizzazione, sia in terapia intensiva che in area medica. Arriva una radicale semplificazione, spiegano fonti di governo, dei 21 criteri precedenti, che scendono a 12.

(fonte foto QdS)

 

Veronica Gradilone
Autore: Veronica Gradilone

24 anni. Laureata in scienze della comunicazione. Laureanda magistrale in comunicazione e tecnologie delle informazioni e tirocinante presso Eco dello Jonio. Mi piace raccontare le storie, non mi piace raccontare la mia