4 anni fa:Incendio a Trebisacce, è andata totalmente distrutta un'abitazione
4 anni fa:Covid, nella Sibaritide-Pollino 9 nuovi casi in 48 ore
4 anni fa:Premio Nazionale delle Arti: il Conservatorio di Cosenza organizza le prove per la sezione percussioni
4 anni fa:Trebisacce, presentata proposta di legge per l’istituzione dell’Asl nell’area Sibaritide-Pollino
4 anni fa:Malato di tubercolosi da 5 giorni isolato nel Pronto soccorso del "Giannettasio". In Calabria non c'è un posto
4 anni fa:Castrovillari, all’Ipsia “Leonardo da Vinci” presentate innovazioni in campo odontotecnico
4 anni fa:Greco (Idm): «Lo stato dimentica i comuni del Sud. Serve un nuovo patto»
4 anni fa:Rota Greca, smaltimento illecito rifiuti da demolizione: due persone denunciate
4 anni fa:Ripartono gli eventi al Castello Svevo: ecco tutta la programmazione
4 anni fa: Stasi su caso Hub Vaccinale Parabrillia chiede una riorganizzazione delle prenotazioni

Bucita, cosa prevede il Piano rifiuti regionale

1 minuti di lettura
Al via la fase di rimodulazione della grande macchina (e forse anche un po’ sgarrupata) dei rifiuti calabresi. Se ne sta discutendo tanto in questi giorni e le polemiche non mancano, con i movimenti ambientalisti pronti a scendere nuovamente in strada mentre le istituzioni locali frenano ogni tipo di paura. Già, perché da qualche parte è venuto fuori che il dirigente del Dipartimento Ambiente della Regione Calabria, Orsola Reillo, avrebbe emesso un provvedimento con l’avallo della ATO Cosenza con il quale i rifiuti del territorio provinciale dovrebbero transitare tutti per l’impianto di Bucita, da qui e per i prossimi 20 anni. Cosa c’è di vero? La Magna Carta sono le linee guida per la rimodulazione del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti della Regione Calabria. Cosa dice? Che per garantire la copertura della domanda “variabile” di trattamento/recupero/valorizzazione della differenziata e dei rifiuti urbani indifferenziati è stata prevista la realizzazione di una serie di piattaforme “flessibili” sul piano operativo, in grado cioè di adattarsi alle attese variazioni della domanda di trattamento dei rifiuti. In altre parole, si rimodula un piano vetusto che prevedeva solo il trattamento del rifiuti tout court e che oggi, invece, si adegua alle rinnovate esigenze della raccolta differenziata. Dal momento che tanti comuni calabresi (finalmente!) hanno intrapreso la buona pratica della differenziata. Il nuovo assetto impiantistico, pertanto, prevede la trasformazione di quattro impianti di trattamento meccanico-biologico esistenti sul territorio regionale in piattaforme di trattamento/recupero/valorizzazione della differenziata e dell’indifferenziati. Nell’Ambito territoriale ottimale (ATO) di Cosenza è stata prevista la realizzazione di nuove piattaforme. Nel complesso, quindi, il nuovo assetto regionale prevede nove impianti di trattamento. In attesa, però, che l’impianto pubblico rinnovi le sue vecchie strutture (come quella di Bucita) e ne realizzi di nuove (come l’impianto previsto nella Valle Crati per l’ambito dell’ATO Cosenza) saranno pienamente funzionanti gli impianti privati, come quello di Calabria Maceri di Rende. È così che funziona al momento. E conoscendo i tempi della Calabria funzionerà così ancora a lungo. Vediamo allora chi conferisce a Bucita. Sono nel totale 34 i comuni che il Piano Regionale dei Rifiuti destina alla linea di trattamento di Corigliano-Rossano. E sono: Acquaformosa, Bocchigliero, Calopezzati, Caloveto, Campana, Cariati, Cassano allo Ionio, Civita, Corigliano-Rossano, Cropalati, Crosia, Firmo, Frascineto, Laino Borgo, Laino Castello, Longobucco, Lungro, Mandatoriccio, Morano Calabro, Mormanno, Mottafollone, Paludi, Pietrapaola, San Basile, San Cosmo Albanese, San Demetrio Corone, San Giorgio Albanese, Sant'Agata di Esaro, Scala Coeli, Spezzano Albanese, Terranova da Sibari, Terravecchia, Trebisacce e Vaccarizzo Albanese. Tra questi comuni, inoltre, c’è da dire che Corigliano-Rossano, in parte, sversa da tempo parte dei rifiuti presso l’impianto di Calabria maceri di Rende, mentre Crosia, Cariati e Mandatoriccio sono dislocati presso l’impianto di Crotone.       
Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.