4 anni fa:Incendio a Trebisacce, è andata totalmente distrutta un'abitazione
4 anni fa:Castrovillari, all’Ipsia “Leonardo da Vinci” presentate innovazioni in campo odontotecnico
4 anni fa:Trebisacce, presentata proposta di legge per l’istituzione dell’Asl nell’area Sibaritide-Pollino
4 anni fa:Covid, nella Sibaritide-Pollino 9 nuovi casi in 48 ore
4 anni fa:Greco (Idm): «Lo stato dimentica i comuni del Sud. Serve un nuovo patto»
4 anni fa:Premio Nazionale delle Arti: il Conservatorio di Cosenza organizza le prove per la sezione percussioni
4 anni fa:Ripartono gli eventi al Castello Svevo: ecco tutta la programmazione
4 anni fa:Rota Greca, smaltimento illecito rifiuti da demolizione: due persone denunciate
4 anni fa: Stasi su caso Hub Vaccinale Parabrillia chiede una riorganizzazione delle prenotazioni
4 anni fa:Malato di tubercolosi da 5 giorni isolato nel Pronto soccorso del "Giannettasio". In Calabria non c'è un posto

Cerchiara tra gli otto siti termali “totally free” d’Italia

2 minuti di lettura

Ci sono otto località termali in Italia del tutto gratuite, quantomeno per l’accesso ai siti delle acque. Una di queste è a pochi passi da Corigliano-Rossano, sulle propaggini del Pollino che si affacciano sulla Sibaritide. Si trova a Cerchiara di Calabria. La particolare graduatoria è stata stilata da Huffington Post che riporta proprio il sito della cittadina cara alla Madonna delle Armi tra i siti d’interesse che, almeno una volta nella vita, andrebbero visitati. «Incavata in una roccia – spiega huffingtonpost.it - si trova la cosiddetta Grotta delle Ninfe, una specie di canyon in miniatura con una pozza di acqua a 30°». Le terme di Cerchiara sono caratterizzate da una profonda fenditura che taglia in due uno sperone roccioso, entro il quale scorre un ruscelletto di acqua termale. E’ questa sorta di canyon strettissimo e profondamente incavato che viene chiamato con il suggestivo nome “Grotta delle Ninfe” e, nonostante la sua particolare conformazione, in alcuni punti si riesce a vedere il cielo. L’incavo della grotta, però, al momento non è visitabile per motivi di sicurezza. «È sempre aperta – scrive la rivista on-line -  ed estremamente elegante». In alternativa, è possibile usufruire della piscina a un costo di 6 euro, «anche se sarà meno "pura e naturale" della grotta oltre che aperta solo in alcuni mesi dell'anno». Dicevamo, di questo piccolo tesoretto naturale, tutto italiano e interamente gratis. Insomma, una panace per i turisti stranieri e, nel caso di Cerchiara di Calabria, un’opportunità per gli “autoctoni” di conoscere e scoprire un angolo bellissimo della nostra terra. Siete curiosi, però, di sapere quale siano le altre località termali italiane dove si può entrare e fare il bagno nelle piscine sulfuree in modalità “totally free”. Eccole. Partiamo dal nord Italia. C’è la pozza di Leonardo da Vinci, nel contesto delle terme libere di Bormio, in provincia di Sondrio. La vasca termale si trova in un bosco e garantisce quindi tranquillità e pace. Scendendo lungo lo stivale, nel centro Italia, ci sono le Cascate del mulino a Saturnia, sono immerse nel pieno della natura, fra alberi verdi e vapore naturale; a Bagni di San Filippo, in provincia di Siena, c’è “il fosso bianco”: un grande accumulo di calcare indurito che assomiglia ad una montagna di neve, dando l'impressione di trovarsi immersi in un bagno caldo in pieno inverno; a Viterbo, poi, ci sono le Terme libere delle Masse di San Sisto: queste vasche sono ideali se si è in compagnia di bambini, poiché sono attrezzate e lo spazio consente di lasciarli giocare senza disturbare troppo. Scendendo al sud, invece, si trovano le terme libere di Sorgeto e quelle di Fumarola, entrambe nel napoletano e si affacciano direttamente in mare. Offrono una sensazione davvero incredibile e surreale, dal momento che è possibile fare il bagno anche d’inverno. Ed, infine, le Terme di Vulcano nelle isole Eolie: pozze con acqua termale, bagni sulfurei in mare, fossa per fanghi e inalazioni.  
Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.