4 anni fa:Trebisacce, presentata proposta di legge per l’istituzione dell’Asl nell’area Sibaritide-Pollino
4 anni fa:Greco (Idm): «Lo stato dimentica i comuni del Sud. Serve un nuovo patto»
4 anni fa:Premio Nazionale delle Arti: il Conservatorio di Cosenza organizza le prove per la sezione percussioni
4 anni fa:Castrovillari, all’Ipsia “Leonardo da Vinci” presentate innovazioni in campo odontotecnico
4 anni fa:Ripartono gli eventi al Castello Svevo: ecco tutta la programmazione
4 anni fa:Incendio a Trebisacce, è andata totalmente distrutta un'abitazione
4 anni fa:Malato di tubercolosi da 5 giorni isolato nel Pronto soccorso del "Giannettasio". In Calabria non c'è un posto
4 anni fa: Stasi su caso Hub Vaccinale Parabrillia chiede una riorganizzazione delle prenotazioni
4 anni fa:Rota Greca, smaltimento illecito rifiuti da demolizione: due persone denunciate
4 anni fa:Covid, nella Sibaritide-Pollino 9 nuovi casi in 48 ore

L’ Ente Parco Nazionale della Sila ospite a Geo&Geo per raccontare la biodiversità calabrese

1 minuti di lettura
Lunedì 18 novembre 2019 -  Il programma televisivo Geo&Geo ha ospitato Barbara Carelli, naturalista e responsabile del servizio "Segreteria, Protocollo, Educazione Ambientale, Comunicazione, Promozione, Marketing e Turismo" dell’Ente Parco Nazionale della Sila e Antonio Mazzei, entomologo dell’Università della Calabria per parlare del tema della biodiversità entomologica della Sila e in particolare delle specie protette calabresi. Partendo dal racconto del lupo e delle caratteristiche dell’Altopiano della Sila, Barbara Carelli ha sottolineato i diversi mutamenti avvenuti negli anni, la particolarità della sua flora e fauna segno della sua storia geologica e paleoclimatica. “La Sila è un ecosistema ricco, che racchiude veri e propri scrigni di biodiversità: il lupo, il Pino Laricio, specie endemica, e il cucuius cinnaberinus ne sono un esempio”. - ha dichiarato Barbara Carelli. Il Cucuius è un relitto paleoclimatico, una specie estinta legata ai boschi vetusti, danneggiati tutti durante la guerra. Negli anni duemila, infatti, la specie era stata dichiarata estinta in gran parte delle popolazioni europee. Fu ritrovata in Sila grazie all’entomologo Antonio Mazzei e ad un gruppo di ricerca composto da esperti del Parco Nazionale della Sila e dell’Università della Calabria. “Per noi è stata un’enorme felicità unire alla scoperta del Cucuius Cinnaberinus, nel Parco Nazionale della Sila, anche il Cucuius Tulia indicatori entrambi della qualità dei boschi ben conservati”, - ha affermato Antonio Mazzei entomologo dell’Università della Calabria. Un intervento che ha dato valore al Parco Nazionale della Sila e al grande lavoro che si sta portando avanti negli ultimi anni, lavoro di ricerca e di profondo studio per dare risalto al territorio e al patrimonio naturalistico inestimabile.  
Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.