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Discarica di Firmo, demA Calabria: «Uno sfregio al territorio, l’ennesimo atto di interessi di chi guadagna sui rifiuti»

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CATANZARO – Dopo decenni di commissariamento del comparto rifiuti si pensava che il ritorno della competenza nelle mani della Regione potesse risolvere qualcosa. Ma così non è stato, anzi. Mentre in tutto il resto del mondo si sperimentano soluzioni a discarica zero, mentre il riciclo diventa fonte di lavoro e di economie locali, in Calabria restiamo ancorati alla famigerata logica dello scava e deposita.

Si apre con queste parole il comunicato stampa di demA Calabria, che prosegue -.

Prendiamo atto tristemente della mancanza cronica di programmazione e di efficientamento del settore, nonostante nei comunicati stampa la parola "riciclo" sia usata a profusione, e di come ancora una volta chi gestisce il comparto abbia abdicato agli interessi di pochi sacrificando la salute di tutte e tutti. Dunque, nell'anno di grazia 2021 si continua a discutere di nuove discariche in questa martoriata Regione.

L'ultima idea di chi dovrebbe governare tutelando la salute dei cittadini e il territorio è quella di costruire una discarica con capienza di un milione e cinquecentomila tonnellate di rifiuti indifferenziati nel Comune di Firmo, ai confini con i Comuni di Saracena, Altomonte e Castrovillari.

Uno sfregio ad un territorio in cui insistono vaste coltivazioni ed aziende di qualità, l'ennesimo affronto atto a garantire gli interessi di chi guadagna sui rifiuti a discapito del bene comune. Anche la discarica di Melicuccà è tornata in auge, ed anche lì zero bonifiche e zero verifiche, per un impianto che insiste su falde acquifere che servono decine di migliaia di persone con a poca distanza dai confini del Parco Nazionale d'Aspromonte.

Siamo di fronte all'ennesimo tentativo di non affrontare il problema sistemico della gestione dei rifiuti e, soprattutto, di non volere scontentare i portatori di interesse. Nel mentre i piani di caratterizzazione e le bonifiche non si vedono e spendiamo fiumi di denaro in multe che ci arrivano dall'Europa.

La rivoluzione che stiamo portando avanti insieme a Luigi de Magistris porrà fine anche a questo enorme giro d'affari sulla pelle dei cittadini e dei sistemi produttivi e non possiamo che essere vicini alle popolazioni e ai comitati in lotta che si oppongono a questi scempi.

Il nostro obiettivo è cambiare totalmente la gestione del ciclo dei rifiuti attraverso un lavoro che preveda, da un lato, l'implementazione del riciclo e, dall'altro, una gestione locale e pubblica che possa instaurare cicli virtuosi territoriali, in particolar modo di prossimità. Solo così eviteremo le produzioni di indifferenziata e scomparirà una volta per tutte la logica dello scava e deposita.

(Fonte immagine StrettoWeb)

Antonio Giorgio Lepera
Autore: Antonio Giorgio Lepera

Classe '95, determinato, ambizioso e buona forchetta, è sin da giovane appassionato di videogiochi, sport , musica e del mondo orientale. Abbraccia la chitarra in giovane età, per poi provare la carriera da musicista trasferendosi a Londra. Dopo l'esperienza di due anni in terra inglese, decide di ritornare in Italia per abbandonare definitivamente il suo sogno più grande. Conclude gli studi universitari laureandosi in Interpretariato e Comunicazione a Milano, in lingue Cinese e Inglese. Studia al momento per diventare un giornalista professionista in ambito sportivo o radiofonico.