4 anni fa:Greco (Idm): «Lo stato dimentica i comuni del Sud. Serve un nuovo patto»
4 anni fa:Covid, nella Sibaritide-Pollino 9 nuovi casi in 48 ore
4 anni fa:Castrovillari, all’Ipsia “Leonardo da Vinci” presentate innovazioni in campo odontotecnico
4 anni fa:Incendio a Trebisacce, è andata totalmente distrutta un'abitazione
4 anni fa:Malato di tubercolosi da 5 giorni isolato nel Pronto soccorso del "Giannettasio". In Calabria non c'è un posto
4 anni fa:Trebisacce, presentata proposta di legge per l’istituzione dell’Asl nell’area Sibaritide-Pollino
4 anni fa:Rota Greca, smaltimento illecito rifiuti da demolizione: due persone denunciate
4 anni fa: Stasi su caso Hub Vaccinale Parabrillia chiede una riorganizzazione delle prenotazioni
4 anni fa:Ripartono gli eventi al Castello Svevo: ecco tutta la programmazione
4 anni fa:Premio Nazionale delle Arti: il Conservatorio di Cosenza organizza le prove per la sezione percussioni

Rientri, la disavventura di uno studente: «Nessun tampone a Frascineto»

1 minuti di lettura

Il laboratorio sanitario, posto a Frascineto, dovrebbe lavorare dalle 8 alle 20: «ma alle 18.30 non c'era più nessuno»

In Calabria ormai, in tempo di Coronavirus, il gioco più diffuso è il ping pong. Sì, perché la disciplina più in voga è quella del rimpallo di responsabilità, di giri interminabili di telefonate, insomma: una gran caciara che ci deve fare sentire fortunati di essere stati solo sfiorati dal Covid 19. Questa è l’avventura di Giuseppe, uno studente universitario in stanza a Siena ma con la famiglia a Corigliano Rossano. Il ragazzo ci ha denunciato qualcosa al limite del raccapricciante. Giuseppe, da ragazzo civile e responsabile, ha evitato di tornare in Calabria durante la prima ondata. Troppi rischi per i suoi famigliari e per la sua stessa comunità. «Dopo tre mesi interminabili ho deciso di scendere dopo il 4 maggio rispettando tutti i crismi. Mi sono premunito contattando la Protezione Civile di Rossano da cui sono stato informato che avrei dovuto avvisare al numero della Regione». Il ragazzo è stato poi avvertito che il tampone sarebbe stato effettuato presso la stazione di servizio di Frascineto. Qui il personale preposto lo avrebbe accolto con il limite massimo delle 20. Giuseppe, però, arrivato alle 18.30, non ha trovato nessuno.  Disorientato, ha informato i genitori che –immediatamente - hanno allertato chi di dovere. Ecco, però, l’inghippo. La Protezione Civile non ha potuto che alzare le mani, sottolineando la non sua non competenza in merito. La palla è passata al numero della Regione. Quest’ultima, essendo un centralino, non ha saputo dare risposta se non quella di chiamare l’Asp. «Dopo questo andirivieni – ci conferma la famiglia – ci siamo sentiti rispondere che tampone o no poco importava, tanto nostro figlio avrebbe dovuto fare ugualmente la quarantena. Inoltre, essendo Domenica, ci hanno anche ricordato che erano le 19.15 di Domenica, quasi come se fossimo un peso». Tutto questo mentre nella Sibaritide in cui la situazione è diventata sempre più preoccupante, dato che, come lo stesso Sindaco Flavio Stasi sta sbandierando ai quattro venti, vi è un'emergenza tamponi e i risultati devono arrivare direttamente dalla Campania. Insomma, chi scende viene abbandonato allo sbando totale senza alcuna linea guida. Ci si aggrappa sempre al buon senso, lo stesso dimostrato da Giuseppe nel suo viaggio per tornare a casa.
Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.