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Rimborsi M5S, "Le Iene": ci sarebbe anche la calabrese Federica Dieni

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Ci sarebbe anche Federica Dieni (candidata all’uninominale a Reggio Calabria) tra i parlamentari coinvolti nelle “mancate” restituzioni di parte dello stipendio al fondo del microcredito targato M5S secondo la nuova parte dell’inchiesta di Filippo Roma e di Marco Occhipinti de Le Iene. Il video della nuova parte sarà online sul sito della trasmissione. I nuovi nomi (in tutto tre: ci sono anche Francesco Cariello ed Emanuele Scagliusi) si aggiungono a quelli di Giulia Sarti (che si è autosospesa), Massimiliano Bernini e Barbara Lezzi, anch’essi assenti dalla lista degli otto non in regola presentata dal candidato premier dei Cinque stelle Luigi Di Maio dopo l’inchiesta delle Iene. A tirarli in ballo, dicono i responsabili dell’inchiesta in un servizio pubblicato sul sito della trasmissione di Mediaset, un ex attivista del Movimento. Il totale dei parlamentari coinvolti nella “Rimborsopoli” salirebbe dunque a quindici. «Il Movimento ha i dati di tutti i bonifici dei parlamentari da più di una settimana, tuttavia ha deciso di prendere provvedimenti solo nei confronti di otto di loro. Perché aspetta che facciamo noi i nomi di chi ha commesso irregolarità per intervenire? Sta coprendo qualcuno? Vuole limitare i danni?», si chiedono gli autori dell’inchiesta. Secondo quanto pubblicato sul sito delle Iene, per Dieni, candidata nel collegio uninominale di Reggio Calabria, ci sarebbe una novità nella procedura di mancato versamento: «Nei loro casi non si parla di bonifici pubblicati e mai arrivati a destinazione, ma di bonifici arrivati nel fondo del microcredito solo parzialmente, cioè per cifre minori di quelle presenti nel documento pubblicato dai due onorevoli. Siamo passati dal bonifico eseguito e poi revocato al bonifico direttamente taroccato?». Federica Dieni, sempre secondo Le Iene, «ammette con Filippo Roma di aver gonfiato la cifra del bonifico, “ma solo perché aveva poi provveduto a fare un bonifico riparatore dieci giorni dopo”».
DIENI: «LE RESTITUZIONI SONO CORRETTE»
Fin qui la versione delle Iene. Le reazioni non sono tardate ad arrivare. I vertici del Movimento hanno deciso che «ci sono casi minori per cui è previsto un richiamo» come per i deputati Federica Dieni ed Emanuele Scagliusi. Quest’ultimo dovrà pagare anche una multa. «Federica Dieni – spiega M5s – doveva fare un bonifico di 6139,93 euro. Non ha fatto un unico bonifico ma due. Il primo di 1739,63 euro (17/11/2014) e il secondo di 4401,10 euro (29/11/2014). Non riuscendo a caricare su tirendiconto.it entrambe le distinte ha caricato solo la prima modificando (falsando quindi la distinta) l’importo. La somma però è corretta, così come è corretto l’importo totale delle restituzioni». Anche la deputata reggina è intervenuta sulla questione sollevata dagli autori dell’inchiesta. ««Ho restituito tutte le somme che mi ero impegnata a versare nel fondo per il microcredito, tutte fino all’ultimo centesimo». È quanto dichiara la deputata del Movimento 5 Stelle Federica Dieni. Così come scritto sul Blog delle Stelle – continua la parlamentare –, nel novembre 2014, per un mero errore tecnico, ho effettuato due bonifici anziché uno: il primo di 1.739,63 euro e il secondo di 4.401,10 euro, per una somma complessiva di 6.140 euro. La mia buonafede è del tutto evidente. Ribadisco: nel corso della mia esperienza alla Camera non ho mai trattenuto nulla di quanto mi ero impegnata a versare. Gli importi delle mie restituzioni sono semplicemente corretti e in linea con le direttive del Movimento di cui faccio parte. La trasparenza del mio comportamento – conclude Dieni – è confermata dal fatto che nessuna procedura sanzionatoria sia stata avviata nei miei confronti. Non intendo alimentare polemiche, ma nel mio caso è stata imbastita una campagna mediatica basata sul nulla». fonte corriere della calabria
Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.