4 anni fa:Covid, nella Sibaritide-Pollino 9 nuovi casi in 48 ore
4 anni fa:Ripartono gli eventi al Castello Svevo: ecco tutta la programmazione
4 anni fa:Premio Nazionale delle Arti: il Conservatorio di Cosenza organizza le prove per la sezione percussioni
4 anni fa:Trebisacce, presentata proposta di legge per l’istituzione dell’Asl nell’area Sibaritide-Pollino
4 anni fa: Stasi su caso Hub Vaccinale Parabrillia chiede una riorganizzazione delle prenotazioni
4 anni fa:Incendio a Trebisacce, è andata totalmente distrutta un'abitazione
4 anni fa:Castrovillari, all’Ipsia “Leonardo da Vinci” presentate innovazioni in campo odontotecnico
4 anni fa:Rota Greca, smaltimento illecito rifiuti da demolizione: due persone denunciate
4 anni fa:Malato di tubercolosi da 5 giorni isolato nel Pronto soccorso del "Giannettasio". In Calabria non c'è un posto
4 anni fa:Greco (Idm): «Lo stato dimentica i comuni del Sud. Serve un nuovo patto»

«Salvare il paziente 1»: la missione del cosentino Bruno nella trincea lombarda

1 minuti di lettura
Un calabrese in prima linea per salvare il “paziente 1” del Lodigiano così come di tutti gli altri pazienti affetti da coronavirus. Si chiama Raffaele Bruno, 53enne, di Cosenza, ed è alla guida del reparto malattie infettive del Policlinico San Matteo di Pavia, nella cui “trincea” Bruno ha in cura il 38enne di Castiglione d’Adda, considerato appunto “il paziente 1” di Codogno. A raccontare la sua storia è Repubblica.it, che spiega come Bruno sia stato tra i primi in Italia ad aver sollevato il rischio che anche in Italia nel Lodigiano  si fosse sviluppato un focolaio d’infezione del Covid-19. Ora, per il professionista cosentino, «la missione più difficile in corso in Europa», cioè salvare la vita di Mattia (il paziente 1) come quella delle altre persone ricoverate al reparto in cui è alla guida. Accanto al medico cosentino ci sono trenta colleghi che assieme a tecnici e ricercatori stanno cercando di portare a termine questa “missione”. Nel reparto in cui lavora, rivela ancora Bruno, si sta affrontando l’emergenza sperimentando una cura.  «Testiamo un cocktail — dice Bruno a Repubblica — di farmaci usati per l’Hiv, per l’epatite C e per l’ebola. Nella miscela c’è la ribavirina. Esperimenti in vitro dimostrano che questo mix inibisce la crescita del virus. In Cina e in Corea del Sud è stato testato con successo anche sui pazienti». A sette giorni dalla scoperta del contagioil “paziente 1” «rimane sedato, incosciente e intubato perché non autonomo nella respirazione. Ma il problema — dice Bruno — è che resta impossibile prevedere il decorso dell’infezione. Altri sono già guariti. Lui invece è stabile dal primo istante. L’imprevedibilità purtroppo è il marchio dei virus sconosciuti». FONTE: CORRIERE DELLA CALABRIA (https://www.corrieredellacalabria.it/regione/item/227351-salvare-il-paziente-1-la-missione-del-cosentino-bruno-nella-trincea-lombarda/?fbclid=IwAR0I0E-6lrSpiGRx0OAubdvLbaxCX9g0F1qqtOKo6jW0Ospf4Pv75KRxtvM)
Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.