Stranezze del coronavirus: muoiono più uomini ma ad essere contagiate sono più le donne
I dati dell’Istituto Superiore di Sanità permettono di capire meglio la diffusione del Coronavirus nel nostro Paese analizzati da YouTrend
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In questi mesi abbiamo imparato a conoscere miriadi di sfaccettature del Covid-19, il virus che ha avuto l'abilità di saper inchiodare e paralizzare il mondo frenetico. Ne abbiamo sentite di tutti i modi, di tutti i colori. Gli scienziati, i virologi, gli studiosi lo hanno analizzato in ogni suo angolo, in ogni sua sfaccettatura: nella sua conformazione ma anche nei suoi effetti che sono diversi, spesso inaspettati e alle volte pure incredibili. Per esempio, nelle ultime settimane abbiamo capito come il virus crei più mortalità tra gli anziani e soprattutto tra gli anziani uomini. Però, probabilmente, in pochi sapevano che il terreno che predilige il coronavirus è quello delle donne. È un vero "tombeur de femme" (se ci lasciate passare questa concessione drammaticamente romantica). Ce lo dicono gli studi statistici pubblicati da youtrend.it (una delle agenzie di sondaggi e tendenze più importanti del paese) che ha elaborato i dati forniti dall'Istituto Superiore di Sanità. L'ISS ha prodotto diversi report sulla situazione del contagio da Coronavirus in Italia. Fino ad ora sono stati prodotti dodici bollettini e il primo risale al 9 marzo; inizialmente, al loro interno erano riportati i dati del lunedì e del giovedì, ma nelle ultime due settimane l'istituto ha deciso di pubblicare un solo report il giovedì. Il primo documento, quello del 9 marzo, non conteneva i casi suddivisi per genere e nemmeno i dati relativi ai pazienti over 90 (si fermava infatti agli over 80). Andiamo quindi a osservare i dati contenuti nell’ultimo bollettino, quello più completo del 23 aprile, prestando particolare attenzione all’evoluzione dell’epidemia in base alle varie fasce d’età. Il bollettino aggiornato al 23 aprile mostra che a livello nazionale ci sono 82.821 uomini e 90.895 donne contagiate, per un totale – aggiungendo 427 pazienti di cui non si conosce il genere – di 177.143 persone. I pazienti di sesso maschile rappresentano quindi il 48,7% dei casi, mentre quelle di sesso femminile il 51,3%. A livello di decessi la situazione è però profondamente diversa: il 63,3% riguarda gli uomini e il 36,6% le donne, un fenomeno che si era già visto nell’analisi dei micro-dati della Lombardia. Complessivamente, la fascia d’età più colpita è quella compresa tra i 50 e i 59 anni con 32.524 casi, pari al 18,4%. A seguire gli anziani tra gli 80 e gli 89 anni con 30.534 casi, il 17,2%. Le meno colpite sono invece le fasce più giovani: tra gli under 20, infatti, si registrano 3.450 casi (l’1,9%). Guardando al genere, tra gli uomini la fascia d’età più colpita dal contagio è quella compresa tra i 70 e i 79 anni con 16.410 casi (il 19,1%), mentre tra le donne è quella tra i 50 e i 59 anni con 16.685 casi (il 18,4%). Per quanto riguarda i decessi complessivi, invece, il 40,5% è concentrato tra pazienti di età compresa tra 80 e 90 anni e il 29,7%tra i 70 e i 79 anni. Per le donne la fascia d’età 80-89 rappresenta il 44,1% dei decessi, per gli uomini il 38,5%. Tra i pazienti di sesso maschile si registra il 33,8% dei decessi nella fascia d’età 70-79, mentre tra quelli di sesso femminile “solo” il 22,6%. Non ci sono stati decessi decessi tra ragazzi e ragazze (10-19 anni) e se ne registrano due tra gli 0 e i 9 anni (e di uno dei due non si conosce il genere). Fonte youtrend.it
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