4 anni fa:Trebisacce, presentata proposta di legge per l’istituzione dell’Asl nell’area Sibaritide-Pollino
4 anni fa:Premio Nazionale delle Arti: il Conservatorio di Cosenza organizza le prove per la sezione percussioni
4 anni fa:Ripartono gli eventi al Castello Svevo: ecco tutta la programmazione
4 anni fa:Greco (Idm): «Lo stato dimentica i comuni del Sud. Serve un nuovo patto»
4 anni fa:Covid, nella Sibaritide-Pollino 9 nuovi casi in 48 ore
4 anni fa:Malato di tubercolosi da 5 giorni isolato nel Pronto soccorso del "Giannettasio". In Calabria non c'è un posto
4 anni fa:Incendio a Trebisacce, è andata totalmente distrutta un'abitazione
4 anni fa:Rota Greca, smaltimento illecito rifiuti da demolizione: due persone denunciate
4 anni fa:Castrovillari, all’Ipsia “Leonardo da Vinci” presentate innovazioni in campo odontotecnico
4 anni fa: Stasi su caso Hub Vaccinale Parabrillia chiede una riorganizzazione delle prenotazioni

Viale Margherita: un ghetto nel cuore della "Rossano bene" - FOTO

1 minuti di lettura
di Josef Platarota La zona è una delle più centrali e trafficate dell’area urbana di Rossano. Viale Margherita, assieme a Via nazionale, è l’arteria principale e scheletro fondante della viabilità della parte bizantina della terza città della Calabria. Da quell'arteria, negli anni 60, Rossano si è sviluppata in orizzontale, decretando così il boom demografico dell’area. La little Bucharest Ora Viale Margherita può essere definita una “little Bucharest”, la zona cosmopolita, multietnica e interrazziale, del centro ionico. Un melting pot vero e proprio in cui, per quanto riguarda la sicurezza e l’integrazione, non sono mai state registrate particolari frizioni. A preoccupare la cittadinanza, però, è la “zona calda” e abbandonata del tratto finale dell’arteria, quello poco precedenza all’immissione in Via Nazionale. Già nella strada principale a destare preoccupazione sono i pezzi di intonaco dei balconi ormai usurati e pericolanti con tutti i rischi per l’incolumità dei passanti. Il Ghetto Nelle stradine pedonali laterali, in particolare in quella che collega il Corso ai Giuseppini del Murialdo, è chiaro e palese lo stato di disagio, incuria e abbandono: auto abbandonate da anni sotto alberi di fico, ferri arrugginiti, vetri di bottiglia e rifiuti di ogni genere. “E’ una situazione di emergenza che va avanti da troppi anni – ci racconta una signora incontrata proprio lì con le buste delle spesa -. Quando arriva la sera cerco sempre di evitare questo percorso dato che non esiste un’illuminazione e non di rado diventa bivacco di qualche bevitore di birra”. Ma a preoccupare è la possibile bomba sociale ad orologeria figlia di una ghettizzazione vera e propria. “Gli appartamenti più logorati – ci riporta un abitante del posto - sono da anni occupati abusivamente da stranieri, che vivono in condizione di disagio e di povertà”.  Dunque, un mondo parallelo che fa da contraltare alla “Rossano bene”, che vive a pochissimi metri di distanza. Come ricordato precedentemente, non si può parlare di un allarme sicurezza e la situazione è ancora sotto controllo. Ma è anche vero che una zona centrale e viva (anche se, causa crisi, molto di meno degli anni d’oro) si sta trascinando sempre di più nell’oblio e nell’incuria. [gallery ids="94961,94962,94963,94964,94966,94967,94968"]
Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.