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La calda notte della Corigliano Rossano che non si Lega - VIDEO

DI JOSEF PLATAROTA Nato su Internet si è riversato nelle strade. Prima in piazza Valdastri e poi in piazza Salotto, principale Agorà dello scalo coriglianese. Parliamo del nucleo spontaneo di contestatori di Corigliano Rossano contro Matteo Salvini. L’appuntamento era alle 17.30 e lo spiazzo di fronte la stazione ferroviaria si è riempito alla spicciolata. Campeggiava anche una bandiera dell’Unione Europea, a sottolineare come lo spirito di unità e di appartenenza ad una comunione simbolica fosse alla base di questo movimento spontaneo. Resistenza Immancabile “Bella Ciao” cantata come a sottoscrivere l’impegno antifascista e di resistenza contro le paventate pulsioni a destra di una certa politica e di una determinata area elettorale. Non sono mancati i video da far visionare, in cui i leader padani apostrofavano i compaesani meridionali: nullafacenti, parassiti, terroni. La rivalsa è stata affidata a sardine di polistirolo, palloncini a forma di cuore, manifesti, urli e fischi. Il sentimento revanscista si è trasferito poi di fronte piazza Salotto. Lotta civile Davide contro Golia, da una parte il gruppo di dissidenti e dall’altra la presenza scenica di Matteo Salvini, con ai suoi piedi una folla divisa tra devozione e curiosità. Non era difficile notare nei versi, visi e parole la trasfigurazione di fronte ad un nemico, in pieno stile di guerra civile in stato di pace permanente. Lo specchio dell’Italia e delle sue infinite contraddizioni e sovrapposizioni. Il dato più interessante è che, simpatici o no, questi movimenti hanno riportato la gente nelle piazza e nei luoghi di dialogo, per quanto possa essere bellicoso o meno. Fa niente se passata l’orda padana ognuno pacificamente tornerà alla vita vissuta, quella di sempre.  Anche questo è lo specchio del Belpaese capace di tutto e del suo contrario.